Edificio agricolo adibito a Vertical Farm a Cirimido (CO)

Committente

PLANET FARMS ITALIA SOCIETA’ AGRICOLA s.r.l.

Anno

2023 – in corso

Responsabile di cantiere

Paolo Zamarco

Partners coinvolti

Visconti srl (pali di consolidamento)
GEA Costruzioni srl (carpenterie)
Metal Fer srl (posa ferro)
Prefabbricati Industriali STAI srl (edificio prefabbricato)
Coperture Group per il completamento della copertura fredda – Bacacier + isolante + TPO

Edificio agricolo adibito a vertical farm e relative opere di urbanizzazione

Nascono in tutto il mondo Vertical Farming atte a supportare il fabbisogno alimentare contribuendo a fornire risposte concrete rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, quali il problema dell’urbanizzazione, della sicurezza alimentare, dell’accesso al cibo, della scarsità di acqua, del consumo del suolo e della tracciabilità.

Una realtà, in particolare, si sta distinguendo nello sviluppo massificato di soluzioni destinate a ridisegnare l’agricoltura tradizionale sotto un punto di vista più sostenibile: è Planet Farms, azienda italiana leader nel settore dell”agricoltura in ambiente controllato e del vertical farming, che dallo scorso anno ha avviato l’apertura di centri produttivi nel nord Italia.

Suardi S.p.a. è stata selezionata quale general contractor per realizzare la “fattoria verticale” di Cirimido.

La nostra azienda è oggi impegnata nella costruzione della nuova Vertical Farmi di Cirimido (CO): un edificio di 120mila mc con un piazzale da 9mila mq e una superficie di 3500 mq di urbanizzazione.

Anatomia del progetto

Stato avanzamento lavori

Interventi previsti

Attività

Avviato a febbraio 2023, l’intervento di edificazione di un edificio agricolo adibito a vertical farm per la produzione di ortaggi in foglia, si trova all’interno del comune di Cirimido a ridosso dell’autostrada A9.

Il principio cardine progettuale su cui verrà sviluppato il progetto nasce dalla volontà di creare un dialogo tra il nuovo fabbricato e il contesto vivaistico su cui sorgerà.

L’intervento ha avuto avvio con un’attività di disboscamento e riqualificazione di un terreno precedentemente incolto che oggi diventa scenario per l’agricoltura del futuro. Segue la costruzione: analizzata la struttura con cui il vivaio si sviluppa, caratterizzata da una chiara parcellazione rettangolare che definisce la griglia di piantumazione, questa griglia diventa generatrice del posizionamento e del orientamento del futuro fabbricato. Infine viene identificata l’area con la minor densità di alberi, cosi da minimizzare l’impatto che il nuovo insediamento avrà sul vivaio.

Suddivisione delle Aree

Sviluppato per un’estensione complessiva di circa 141×80 mt, l’edificio è realizzato con strutture portanti in calcestruzzo prefabbricato. In calcestruzzo prefabbricato sono l’involucro edilizio, elaborato con trattamenti superficiali e cromie capaci di integrarsi con il contesto e con l’idea progettuale, evitando forti contrasti cromatici. Seguono i dettagli.

La zona di crescita è realizzata con una struttura in calcestruzzo principale al fine di contenere la scaffalatura e ha caratteristiche tali da sostenere la copertura ed il rivestimento di facciata.
La zona lavorazione e uffici è realizzata in parte su due livelli con una struttura di travi e pilastri in calcestruzzo prefabbricato in parte ad armatura lenta e in parte con armatura precompressa e con copertura tegoli prefabbricati.
Per la zona lavorazione il pannello prefabbricato sarà rivestito internamente da un pannello sandwich in vetroresina (materiale che permette la perfetta pulizia e il mantenimento delle caratteristiche fisiche e igieniche anche in ambiente con elevata umidità) con internamente polistirene o lana di vetro (a seconda se devono o meno essere anche pareti di compartimentazione antincendio).

Impatto Zero

Dato il principio a carattere sostenibile dell’intero intervento e soprattutto dall’innovazione che contiene l’oggetto in discussione, anche l’impatto che le facciate hanno dal punto di vista ambientale è un principio fondamentale su cui si basa tutto il progetto. Ci siamo quindi concentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie costruttive e materiali a basso impatto ambientale.

Materiali

L’utilizzo di materiali e cromie naturali, cosi come le forme morbide ed organiche della facciata, mitigano l’impatto volumetrico sul contesto.

Architettura

Il chiaro e rigido volume geometrico dettato da aspetti funzionali e produttivi viene ammorbidito da un trattamento di facciata, applicato all’involucro isolato, composto da travi in legno lamellare verticali e rettilinee che tramite una variazione di inclinazione rendono sinuoso lo sviluppo del intero edificio; l’effetto che crea questa scelta architettonica ha l’obbiettivo di mascherare le aperture funzionali (finestrature) tipiche di insediamenti a carattere produttivo, così da rendere l’edificio un elemento astratto, organico, capace di mimetizzarsi all’interno del vivaio sui cui sorge.

La composizione della facciata cerca un rapporto diretto con i lunghi filari del vivaio, le variazioni di inclinazione delle travi di facciata riprendono il ritmo delle chiome con cui dialogano, la materializzazione della facciata si fonde con i colori del contesto, cercando di evitare contrasti cromatici e geometrici con il vivaio stesso.

Collocazione

Il nuovo edificio è nascosto dalla presenza di alberi sui tre fronti, mentre verso l’autostrada le alberature si diradano così da far scoprire la facciata frontale del fabbricato.

Aree cortilizie

Con l’obbiettivo di preservare e/o riposizionare il maggior numero di alberi presenti attualmente sul sedime

si prevede di utilizzate vegetazioni autoctone nelle aree verdi introno all’edificio
all’interno dell’area identificata sono minimizzate le zone pavimentate in funzione dei flussi in entrata ed in uscita dal sito
le pavimentazioni sono filtranti cosi da mantenere attivi gli strati sottostanti grazie all’infiltrazione superficiale delle acque meteoriche e minimizzare l’impatto ambientale.